RIPARTIRE DECISI

IFMS AD UN BIVIO: IL FORTE MESSAGGIO AL 35° CONGRESSO IN GERMANIA

Il messaggio è chiaro, la Federazione Internazionale Soldati della Montagna è ad un bivio, deve decidere se andare avanti, dandosi obiettivi in linea con i tempi o sciogliersi. Il 35º Congresso internazionale, organizzato dai soldati della montagna tedeschi nella bellissima Baviera, è stato terreno di un confronto franco e determinato. Pur considerando che il Covid ha ostacolato per almeno due anni le potenziali attività delle associazioni federate, la voglia di ripartire è emersa fortemente.

Durante la tre giorni le dieci delegazioni (assente la Polonia) hanno avuto incontri interessanti tra loro e le varie componenti della 23ª brigata da montagna tedesca, a cominciare dalla “lezione”, tenuta dal vice comandante della brigata col. Eicherldofer, sulle attività dell’unità e sulla sua impostazione logistica, con visita alle scuderie-albergo, dove sono accuditi muli e cavalli che nell’esercito tedesco sono ancora in servizio.

Non è mancato il momento del ricordo, con la posa di una corona di fiori al monumento ai Caduti di Bad Reichenall. L’incontro con il sindaco Cristoph Lung - che ha gentilmente messo a disposizione i locali del museo del sale - è stata l’occasione per una lezione di storia sulla cittadina, mentre l’intervento del generale Pfeffer, comandante delle forze tedesche operanti all’estero, si è focalizzato sulle modalità messe in atto per l’evacuazione del contingente tedesco dall’Afghanistan. Ci hanno onorati con la loro presenza il gen. Keller, comandante la brigata e il ministro dell’agricoltura bavarese Kanlber. La gita sul lago Konigsee, incastonato tra le montagne, ha contribuito ad aumentare i contatti tra persone di lingua e storia diverse.

Elaborata è stata l’elezione del segretario generale: la maggioranza delle delegazioni ha optato per prorogare di un anno, nel ruolo, il segretario uscente, generale Genovese. Nel prossimo congresso che si terrà a Jaca (Spagna), oltre ad un nuovo segretario generale dovranno essere individuati nuovi obiettivi e metodologie per il futuro; se questo non avverrà, la federazione rischia di chiudere.

Un grazie unanime è stato tributato al Presidente Shamm e al segretario Kleinn, dell’associazione tedesca, veri e propri deus ex machina del congresso, nonché al tenente colonnello Hellbron, interprete multilingue, attivissimo nel suo ruolo.
Il virus ha rallentato le attività ma non ha freddato gli entusiasmi dei componenti: una federazione unica nel suo genere, non resta che lavorare.

Mario Rumo

Articolo tratto da L'ALPINO di novembre 2021 - www.ana.it